Durham è una città dell’Inghilterra nord-orientale, capoluogo dell’omonima contea. Il suo medievale centro storico si erge su un’altura rocciosa, in una penisola formata da un’ansa del fiume Wear. Nonostante sia una delle città più affascinanti dell’Inghilterra, molti italiani non sono a conoscenza della sua bellezza. Io devo ringraziare Bill Bryson: il mio scrittore di viaggi preferito. Nei libri “Notizie da un’isoletta” e “Piccola grande isola”, dedicati a due suoi tour della Gran Bretagna, Bryson ha lodato la città in modo così convincente da invogliarmi a visitarla. E’ stato insomma un ottimo sponsor. La città si è sdebitata in due modi: intitolandogli una biblioteca universitaria e proclamandolo Cancelliere dell’Università, carica di tipo cerimoniale che ha ricoperto dal 2005 al 2011. Fatte queste premesse, ora non ci resta che scoprire cosa vedere a Durham.
L'articolo contiene:
Cosa vedere a Durham: Elvet Bridge
Il punto ideale per iniziare il giro nel centro di Durham è il ponte New Elvet. Da qui potrete dare un primo sguardo al fiume e all’accoppiata castello-cattedrale, visibili in lontananza. Inoltre soltanto da questo ponte è possibile vedere il vicino Elvet Bridge: uno dei tre ponti storici della città, le cui arcate sono in pietra. L’itinerario consigliato prevede il passaggio anche sugli altri due ponti: il Prebends Bridge e il Framwellgate Bridge. Dopo aver visto l’Elvet Bridge, raggiungetelo e attraversatelo. Sulla destra troverete il porto delle barchette. La vista è però rovinata dall’edificio alle sue spalle. Ho ritenuto migliore il panorama sulla sinistra. Esso fornisce un primo esempio di come il fiume sia circondato dalla natura. Questo poi lo vedrete bene nella passeggiata sul lungofiume. Attraversato il ponte, svoltate a destra. La Saddler Street vi porterà nella Market Place.
Cosa vedere a Durham: Market Place
L’elegante Market Place è la piazza principale della città. I suoi edifici principali sono il Town Hall (il municipio) e la chiesa di St Nicholas, costruita nel 1858. Degna di nota è la statua equestre di Charles Stewart, il marchese di Londonderry. Fu costruita dallo scultore milanese Raffaele Monti. Secondo una leggenda, Monti si vantava di aver costruito una statua perfetta, fino al giorno in cui un mendicante cieco toccò la scultura, accorgendosi che il cavallo non aveva la lingua. Addolorato dalla brutta figura, Monti si tolse la vita. Tuttavia, la biografia dello scultore smentisce questa leggenda.

Dopo aver curiosato nella piazza, tornate nella Saddler Street e percorretela tutta. Alla fine della via, la strada si biforca. Imboccando sulla destra Owengate, arriverete nel Palace Green. Qui vi attendono il castello e la cattedrale.
Introduzione alla cattedrale e al castello
Palace Green è un grande spiazzo erboso chiuso dalla facciata nord della cattedrale, la stessa dalla quale si effettua l’ingresso. Fin da subito, si può cogliere l’imponenza di questo monumento intitolato a Cristo, alla Beata Vergine Maria e a San Cutberto.

Sembra però ancora più bella la facciata ovest, inaccessibile ai visitatori, in quanto situata sul bordo dello sperone roccioso. La si può vedere dal fiume.

Costruita tra l’undicesimo e il dodicesimo secolo, la cattedrale di Durham è uno straordinario esempio di architettura normanna in Inghilterra. I successivi interventi non hanno alterato significativamente la sua struttura originaria. Senza alcun timore di sbagliarmi, posso definire questa cattedrale una più belle del paese, se non addirittura la migliore. E’ un peccato che non sia possibile scattare foto al suo interno.
All’altra estremità del Palace Green, nello stesso lato dal quale siete arrivati, ma in corrispondenza dell’altro angolo, parte una stradina che conduce al Gatehouse: la porta di accesso al cortile del castello.

A conferma dell’importanza di queste costruzioni normanne, nel 1986, la Cattedrale e il Castello di Durham vennero proclamati Patrimonio dell’Unesco.
Cosa vedere a Durham: La Cattedrale
L’interno della cattedrale è tanto maestoso quanto l’esterno. Suddiviso in tre navate, si distingue per le sue volte a costoloni, al tempo innovative. Nella Chapel of Nine Altars sono collocate le reliquie di St Cuthbert. Un ambiente da non perdere è il Galilee: una foresta di colonne che richiama alla mente la Mezquita di Cordoba. Qui sono sepolti il vescovo Langley e Beda il Venerabile. Quest’ultimo è il primo storiografo inglese ed è l’autore del motto Miserando atque eligendo, riportato nello stemma di papa Francesco. Considerato eretico in vita, nel 1899 papa Leone XIII lo proclamò santo e dottore della chiesa.
Per ammirare la città dall’alto, si può salire sulla torre. Non dimenticate, infine, di visitare il chiostro, attrazione ben nota ai fans di Harry Potter. Per ulteriori informazioni su questo argomento, vi rimando all’ultima sezione, dedicata alle curiosità.

Cosa vedere a Durham: Il Castello
– Cenni storici
Il castello di Durham fu costruito a partire dal 1072, su ordine del re Guglielmo il Conquistatore, sei anni dopo la conquista normanna dell’Inghilterra. Divenne presto la residenza del vescovo Walcher, al quale lo stesso re affidò il potere politico sulla contea in cambio della protezione dalla minaccia scozzese. Questa carica di principe-vescovo non si rivelò temporanea. Il doppio potere fu mantenuto fino al diciannovesimo secolo. Ed è sempre in questo secolo che la funzione del castello cambiò. Nel 1832 venne fondata l’Università di Durham e il castello diventò presto la sua sede ufficiale nonchè alloggio per gli studenti. Ancora oggi il castello ricopre queste funzioni. Si può dunque affermare che il castello è stato ininterrottamente frequentato, dalla sua fondazione ai giorni nostri.
A causa della presenza dell’università, le visite sono limitate e possibili soltanto in presenza di una guida.

– La visita
Il castello è talmente grande da non essere fotografabile nella sua interezza. Nella foto sopra, avete visto una parte. L’immagine sotto il titolo ritrae invece la torre centrale. I pezzi forti della visita sono: la Great Hall e la Norman Chapel. La Great Hall è un grande salone fatto costruire dal vescovo Anthony Bek, nel tredicesimo secolo, e più volte ritoccato. E’ stato il più grande salone dell’Inghilterra fino alla riduzione delle sue dimensioni voluta dal vescovo Richard Foxe. La Cappella Normanna, con le sue origini risalenti al 1080, è la parte più antica del castello. Di questa cappella colpiscono le colonne con i capitelli finemente scolpiti. Uno di questi raffigura un uomo con due cani, mentre sta cacciando un cervo. Pare che questa sia una rappresentazione di Sant’Eustachio, il quale, secondo una leggenda, si convertì al cristianesimo dopo che gli apparve Gesù nei corni del cervo che stava cacciando.
Cosa vedere a Durham: Bailey e Prebends Bridge
Dopo la visita al castello, riprendete la strada Owengate e vi ritroverete di nuovo all’incrocio che mette fine alla Sadler Street. Andando dritti finirete nella via Bailey, la strada più bella della città. Divisa tra parte nord e parte sud (North Bailey e South Bailey), Bayley vi conquisterà con i suoi edifici per lo più settecenteschi e l’atmosfera tranquilla. La mancanza di negozi fa sì che la strada sia decisamente poco caotica. Le uniche attività commerciali che ho visto sono due ristoranti etnici. Nel vostro percorso incrocerete due chiese secondarie, due college e soprattutto la facciata est della cattedrale, nella quale spicca un bel rosone. Si tratta del Rose Window, la vetrata più bella della chiesa. La South Bailey si chiude con il Water Gate, arco oltre il quale si trova il Prebends Bridge. La splendida vista da questo ponte ha ispirato il pittore Turner.

Cosa vedere a Durham: The Riverbank
Dal Prebends Bridge parte il Riverside Footpath, il meraviglioso sentiero che costeggia il fiume Wear. Camminerete immersi in una natura talmente rigogliosa che vi sembrerà strana l’idea di essere distanti soltanto pochi metri dal centro della città.

Durante questa passeggiata diretta al ponte successivo, il Framwellgate Bridge, v’imbatterete in tanti scorci da favola. Vedrete la cattedrale riflessa sul fiume e, successivamente, il castello. Non scordatevi la fotocamera e portatevi dietro una capiente scheda di memoria.

Dal Framwellgate Bridge si ritorna verso il centro, passando dalla Silver Street, strada commerciale che finisce nella Market Place, nome che a questo punto vi dovrebbe essere familiare. Il percorso finisce qui.
Informazioni utili e curiosità
-
Se non entrate al castello, questo itinerario è percorribile in mezza giornata. Altrimenti vi occorrerà più tempo, ma in un giorno riuscirete a fare tutto senza problemi e potrebbero anche avanzarvi due ore. Vi consiglio, pertanto, di camminare in totale relax, assaporando al massimo l’atmosfera del piccolo centro storico e lo scenario idilliaco della passeggiata sulle sponde del fiume.
-
Il locale di Durham che consiglio per mangiare è il pub Market Tavern, nella già citata Market Place. In alternativa, potete trovare dei ristoranti nella Sadler Street e nel tratto di Elvet Bridge oltre il fiume, in direzione centro città.
-
La cattedrale di Durham è stata utilizzata come palazzo reale nel film “Elizabeth” del 1998. Una notorietà ancor maggiore deriva dai film di Harry Potter. Nella Chapter House (la sala capitolare) la professoressa Minerva McGrannit insegnava ai suoi allievi come trasformare gli animali in calici d’acqua. Il film in questione è “Harry Potter e la pietra filosofale”. Nello stesso film appare anche il chiostro. Questo era il cortile innevato dove Harry ha fatto volare la civetta Edvige. Lo stesso chiostro è stato anche una location del film “Harry Potter e la camera dei segreti”. Fu qui Ron Weasley venne colpito dalla “simpatica” maledizione che gli faceva vomitare lumache.
-
Tra le escursioni possibili, non perdete quella al Beamish Museum. Questo museo all’aria aperta, distante circa 15 km da Durham, vi permetterà di scoprire come vivevano gli inglesi del nord-est intorno al 1825 e nei primi anni del novecento. A quest’ultimo periodo risale un villaggio con case fedelmente ricostruite, abitanti in costume, studi professionali, negozi e botteghe che vendono vari prodotti. In considerazione degli orari di apertura (dalle 10 alle 16 o 17, in base alla stagione) e delle grandi dimensioni del museo, consiglio di non arrivare tardi. Ci si può spostare da un’area all’altra del museo a piedi, ma è anche possibile prendere un tram.
Ora che vi ho dato tutte le dritte su cosa vedere a Durham, ci possiamo salutare. Se avete opinioni, curiosità o vi fa piacere raccontare la vostra esperienza in questa sottovalutata città, scrivetemi nella sezione dedicata ai commenti. Potete trovarmi anche nella mia pagina facebook e nei miei profili twitter e instagram. Come dicono gli inglesi, keep in touch.
Ciao Marco,
Ho letto con piacere il tuo articolo su Durham. Devo ammettere che anche io (come tanti credo) non la conoscevo. Hai fatto le veci del tuo scrittore preferito è così anche io ho aggiunto questa destinazione tra le mie future mete in Europa. Da quello che hai raccontato, un weekend dovrebbe bastare, giusto?!! Inoltre, a beneficio di tutti, com quale mezzo hai raggiunto Durham?
Grazie mille per questo nuovo spunto!
Ciao Francesca! Ti ringrazio per il gentile commento! Sono contento di averti fatto scoprire una nuova meta. Per vedere Durham un giorno basta e avanza. Se però vai a vedere il museo all’aperto che ho consigliato (il Beamish Museum), allora avrai bisogno di due giorni. Considera che da quelle parti c’è anche un’altra città interessante: Newcastle. Per quanto riguarda il mezzo di trasporto, avevo una macchina a noleggio. Grazie ancora per la visita e se vai a Durham, fammi sapere se ti è piaciuta.
Grazie per questo articolo su Durham!!!
Ho una figlia che vive a Durham e sono andata tre vote ma non sono mai riuscita a vedere tutte le cose che hai consigliato di andare a vedere.
Sono consigli molto preziosi che non ho trovato in nessuna guida così ben articolati.
La prossima volta che vado mi porto dietro il tuo articolo e seguirò alla lettera i tuoi consigli.
Sono entrata nella Cattedrale e la sua maestosità dà una emozione indescrivibile!
Il Beamish Museum lo trovo delizioso!!
Anch’io ho letto il libro “Notizie da un’isoletta” di Billy Bryson e la sua entusiastica descrizone di Durham e della sua Cattedrale mi ha veramente colpito.
Siccome mia figlia si era appena spostata da Newcastle a Durham non capivo che tipo di cittadina fosse e invece è proprio bella, storica e con un’atmosfera very English. Grazie ancora!!!!
Grazie a te per il commento! Sono contento di sapere che il mio articolo ti sarà utile. Di solito non consiglio tutte le strade in cui passare, essendo convinto che gli itinerari dettagliati tolgano spazio all’esplorazione. Stavolta ho voluto farlo perchè mi è sembrato un percorso molto piacevole e semplice da eseguire. Si parte da un punto e si torna nelle sue vicinanze, dopo aver visto tutte le bellezze di Durham. E’ importante soprattutto godersi la cattedrale, alla quale Bill Bryson ha saputo rendere giustizia, e la passeggiata lungo il fiume, da un ponte all’altro. Hai fatto benissimo a visitare il Beamish Museum. Sono rimasto talmente entusiasta da questo museo, in Italia poco conosciuto, che ci tornerei subito. Ti saluto con l’augurio di fare tante belle passeggiate nelle tue prossime visite a Durham.