Il centro storico di Cracovia – in polacco “Stare Miasto” – è semplicemente delizioso. Nella prima parte di questo articolo faremo un tour virtuale alla scoperta delle sue tante bellezze. Nella seconda parte vi fornirò una lista commentata di ristoranti per le esigenze e le tasche di tutti.
La prima cosa da dire è che la parte antica di Cracovia è racchiusa in un anello, i cui bordi sono costituiti dal Planty, parco cittadino costruito laddove sorgevano le vecchie mura. Fa eccezione il Castello di Wawel, il quale non è dentro l’anello ma è situato appena fuori, esattamente sotto il suo bordo occidentale.

Prima di cominciare, ritengo doveroso precisare che un soggiorno a Cracovia che si rispetti non può esaurirsi con un tour dello Stare Miasto. Cracovia ha anche un quartiere ebraico, il Kazimierz, che merita di essere esplorato con la stessa attenzione. Detto questo, siamo pronti per scoprire cosa vedere nel centro storico di Cracovia.
L'articolo contiene:
Cosa vedere
Barbacane e dintorni
Un buon punto per iniziare la visita del centro storico di Cracovia è Plac Matejki. Questa piazza confina con la parte settentrionale dell’anello. Chiusa a nord dall’interessante chiesa di San Floriano, ospita un imponente monumento costruito nel 1910, in occasione del cinquecentesimo anniversario della Battaglia di Grunwald, in cui l’alleanza polacco-lituana ebbe la meglio sulle truppe teutoniche. La piazza si trova esattamente dietro il Barbacane, capolavoro dell’architettura militare, costruito nel 1498 e in eccellente stato di conservazione.

Circondato da un fossato di cui oggi non è rimasta traccia, il Barbacane è una fortezza che non è mai stata espugnata, grazie al valore dei soldati, molto bravi a sfruttare le sue torrette e le ben 130 feritoie. Davanti al Barbacane, è rimasta intatta la Porta di San Floriano, un tempo collegata alla fortezza da un corridoio. Il muro attiguo alla porta è l’unico tratto superstite della cinta muraria. Oggi fa da sfondo a un coloratissimo mercato di quadri realizzati da artisti locali. Proseguendo oltre il muro, nella strada Pijarska, troverete la Chiesa dei Piaristi. E’ una piccola chiesa barocca dalla facciata rococò, magistralmente affrescata.

Il Planty
Il già citato Planty è il polmone verde che circonda il centro storico di Cracovia. E’ un parco ideale per attività di jogging, abbellito da statue, aiuole fiorite e un laghetto nei pressi del Barbacane. Dotato di numerosi ingressi, lo si può percorrere in alternativa alle strade del centro, in quei momenti in cui si ha il bisogno di allontanarsi dalla folla.
La Piazza del Mercato (Rynek Glowny)
Nel cuore dello Stare Miasto, proprio al centro dell’anello del centro storico di Cracovia, sorge la Rynek Glowny: la Piazza del Mercato. Questa piazza medievale, tra le più grandi d’Europa, già da sola giustificherebbe il viaggio. Il suo simbolo è la Basilica di Santa Maria, un capolavoro avvolto nella leggenda. Così si spiega la diversa altezza delle sue due torri. Si narra che la loro realizzazione fu affidata a due fratelli architetti. Ne scaturì una competizione che si concluse con l’omicidio di quello che aveva realizzato la torre più bella, da parte del fratello invidioso. Successivamente, l’omicida, divorato dai rimorsi, si tolse la vita. L’arma del delitto, un coltellaccio arrugginito, è appeso nel vicinissimo Mercato dei Tessuti.
Le leggende però non finiscono qui. A tutte le ore del giorno, nella torre più alta, un trombettista suona una melodia chiamata “Hejnał”, in direzione dei quattro punti cardinali. Si tratta di un tributo a una sentinella che nel 1241, dopo aver avvistato i tartari, suonò l’allarme per avvisare i suoi concittadini. L’intervento del guardiano fu provvidenziale, ma egli morì poco dopo, a causa di una freccia nemica che gli trafisse la gola. Questo spiega il fatto che il motivetto suonato dal trombettista viene sempre bruscamente interrotto.

Vista da fuori, con i mattoni rossi che la contraddistinguono, la basilica fa certamente un bell’effetto ma non sembra ai livelli delle più belle chiese europee. Per questo motivo, è inevitabile rimanere colpiti dopo aver varcato la porta d’ingresso. Le vetrate e la volta stellata rubano l’occhio, ma sarebbe delittuoso accontentarsi di questo e non pagare il piccolo supplemento (la biglietteria è all’esterno) per vedere l’altare gotico del maestro di Norimberga Veit Stoss. L’opera è un polittico a forma di armadio, in cui sono rappresentate scene della vita di Gesù e Maria. Nei pannelli sono intarsiate circa 200 figure, impressionanti per realismo e attenzione ai particolari.
Nella Piazza del Mercato c’è però molto altro. Il secondo edificio che meglio la rappresenta, e che divide la piazza in due parti, è il Sukiennice: il Mercato dei Tessuti (foto in alto, sotto il titolo). Distrutto da un incendio nel 1555, venne ricostruito in stile rinascimentale.
Il piano terra del Sukiennice è adibito a galleria commerciale, con parecchi stand in cui sono venduti souvenir e prodotti di artigianato locale. Il primo piano è invece la sede della Galleria d’Arte Polacca del XIX secolo, sezione del Museo Nazionale di Cracovia. Tra le opere della pinacoteca, spiccano due enormi tele di Jan Matejko, da molti considerato il più grande pittore polacco.
Il Mercato dei Tessuti nasconde però anche un tesoro: il Rynek Underground. Un’anonima porta conduce alla biglietteria di questo museo sotterraneo, inaugurato nel 2010 e dedicato alla storia della città dalla fondazione all’epoca moderna. I suoi reperti, gli schermi tattili interattivi e i documentari proiettati nei monitor consentono di imparare, in modo stimolante, tante cose sulla Cracovia medievale e sul suo importante ruolo negli scambi internazionali. Senza dimenticare l’ebbrezza di stare sotto una piazza così gloriosa. Non fatevelo scappare!
Altri edifici importanti della Piazza del Mercato sono: la Torre Civica e la chiesetta di Sant’Adalberto. La torre è l’unica parte rimasta del vecchio municipio, distrutto dagli austriaci nel 1818. Ci si può salire per vedere la città dall’alto. La bianca chiesetta di Sant’Adalberto è per dimensioni l’esatto opposto della Basilica di Santa Maria. Nonostante sia grande quanto una stanzetta, ogni sera al suo interno si svolge un concerto di musica classica. I programmi sono due e vengono eseguiti a giorni alterni.
Ulica Florianska
Via pedonale che collega la Porta di San Floriano con la Piazza del Mercato. E’ ricca di negozi, caffè e ristoranti. Non mancano però le attrazioni culturali. Tra queste segnalo il Museo della Farmacia. Disposto su più piani di un palazzo storico, è economico, come tutti i musei di Cracovia, e allo stesso tempo istruttivo. Vi piacerà anche se non vi siete mai interessati all’argomento. Il museo contiene una buona collezione di strumenti di lavoro e la riproduzione dei banconi di vecchie farmacie, con i cassetti e i vasi nei quali venivano collocati i medicinali. Di particolare interesse è l’erbario nella soffitta.
Ulica Grodzka
E’ la strada principale della città, lunga circa 1 km. Taglia il centro storico di Cracovia, partendo dalla Piazza del Mercato, in direzione Castello del Wawel. Come la strada Florianska, permette di unire lo shopping e le pause gastronomiche a momenti culturali, in questo caso affidati alle chiese di Sant’Andrea e di San Giovanni e Paolo. Quest’ultima venne costruita per i gesuiti ed è una delle più belle chiese barocche della Polonia. Anch’essa ospita quotidianamente un concerto di musica classica. All’esterno, le statue dei dodici apostoli svettano su altrettanti pilastri. Da Grodzka consiglio di fare anche una piccola deviazione per la chiesa dei Domenicani, il cui fiore all’occhiello sono le vetrate colorate.

Ulica Kanonicza
Parallela della più lunga e decisamente più affollata Grodzka, arriva più vicino all’ingresso del castello. E’ una delle strade più belle ed eleganti del centro storico di Cracovia, con i suoi edifici dai colori pastello, appartenenti a diversi stili architettonici. Qui, ai numeri 19 e 21, ha vissuto il vescovo di Cracovia e futuro papa Karol Wojtyla. Ed è proprio in questi palazzi che è stato allestito il Museo Arcidiocesano, contenente una sezione dedicata al pontefice, dotata di foto, vestiti e oggetti personali. Visitarlo è un’occasione per scoprire qualcosa in più su questa figura amata in tutto il mondo e particolarmente venerata a Cracovia.
Il Collegium Maius
Il Collegium Maius è il più antico edificio universitario polacco. Fa parte dell’Università Jagellonica. Qui hanno studiato Niccolò Copernico e Karol Wojtyla. Il cortile è visitabile gratuitamente. La sua attrazione è un orologio che, allo scoccare delle ore dispari, dà vita a uno spettacolo che coinvolge delle figure animate, sulle note del Gaudeamus igitur: l’inno della goliardia. L’interno è accessibile solo in visita guidata, disponibile anche in lingua italiana, ma non in qualunque orario. Meglio prenotarla il giorno prima. Le sale, tra le quali spiccano la biblioteca e l’aula magna, contengono strumenti astronomici e il primo mappamondo in cui sono state inserite le Americhe.
Castello e cattedrale di Wawel
Situato sull’omonima collina, il Castello di Wawel è un bel complesso architettonico, a lungo utilizzato come residenza reale. Dopo un lungo decadimento dovuto al trasferimento della corte reale a Varsavia, nel ventesimo secolo è rifiorito, grazie alla sua trasformazione in museo. E’ raggiungibile a piedi attraverso una salita non impegnativa. E’ possibile acquistare diversi biglietti, in base alle attrazioni che si desidera visitare. Sull’armeria e gli appartamenti reali non posso dirvi nulla. Non volendo passare l’intera giornata lì, ci ho rinunciato, anche perchè le recensioni non erano tanto esaltanti. La torre del piazzale mi ha un po’ deluso. Consiglio invece di affacciarvi nell’armonioso cortile rinascimentale. Lo si può vedere gratuitamente.

Quello che non dovete perdere è la cattedrale. Intitolata ai Santi Venceslao e Stanislao, la Cattedrale di Wawel si contende con la Basilica di Santa Maria il titolo di chiesa più bella della città. Anch’essa, come la basilica, è liberamente accessibile, ma le attrazioni principali sono a pagamento. Una di queste è la rinascimentale Cappella di Sigismondo. Riconoscibile anche dall’esterno, grazie alla sua cupola dorata, contiene le tombe degli ultimi re Jagelloni. Altra cosa da fare è la salita sulla torre della Campana di Sigismondo. Vi consentirà di vedere allo stesso tempo la più grande campana della Polonia e un bel panorama sulla città vecchia. Nella cripta, infine, troverete i sarcofagi reali e le tombe di personaggi importanti come il generale Tadeusz Kościuszko, considerato un eroe nazionale, e il poeta Adam Mickiewicz, al quale è stata anche dedicata una statua nella Piazza del Mercato.

Il drago
Un modo simpatico, e particolarmente consigliato a chi viaggia con bambini, per lasciare il castello è quello di imboccare la scala a chiocciola che conduce alla caverna del drago. L’ingresso è a pagamento, a un prezzo irrisorio. All’uscita della caverna vi troverete a due passi dal fiume, di fronte alla statua del drago del Wawel, simbolo della città. La sua particolarità è che sputa fuoco ogni cinque minuti. Di giorno però il fuoco non è molto visibile. Al tramonto e di notte, l’effetto è molto maggiore. Il drago è raggiungibile anche passando dal lungofiume.
Questo drago non è qui per caso. E’ infatti il protagonista di una leggenda, secondo la quale, in tempi antichissimi, un perfido drago viveva nella collina di Wawel, terrorizzando gli abitanti. Un calzolaio risolse il problema, facendogli trovare, davanti alla grotta, una pecora riempita di zolfo. Il drago cadde nella trappola e divorò la pecora. Non l’avesse mai fatto: ciò gli scatenò una sete infernale che lo spinse a bere tutta l’acqua della Vistola, fino a quando esplose, liberando la città.
Musica dal vivo
Soltanto a Praga e Salisburgo ho percepito la stessa centralità della musica che ho riscontrato a Cracovia. Tra la musica classica, la musica klezmer del quartiere ebraico e i canti folkloristici polacchi, a Cracovia si ha soltanto l’imbarazzo della scelta. La musica classica non si esaurisce ai già citati concerti nelle chiese. Spesso capita di trovare o ricevere locandine che sponsorizzano concerti di pianisti, in qualche sala del centro. Anche nei ristoranti spesso entrano dei talentuosi musicisti, muniti di fisarmonica. Completano il quadro tanti musicisti di strada. E’ facile trovarli vicino alla salita che conduce al castello e nel breve tratto di strada compreso tra il Barbacane e la Porta di San Floriano. La Piazza del Mercato è invece frequentata da artisti bizzarri e mendicanti ingegnosi, dal look eccentrico, che chiedono, in certi casi impongono, un’offerta a chi li vuole fotografare.
Il Teatro Słowacki e tutto il resto
Cracovia è anche nota come la città della Dama con l’ermellino, uno dei quadri più famosi di Leonardo da Vinci. Per tantissimi anni l’opera è stata esposta all’interno dello Stare Miasto, prima al Museo Czartoryski e successivamente nel castello. Dal maggio 2017, è stata spostata fuori dal centro storico di Cracovia, nell’edificio principale del Museo Nazionale. Dalla Piazza del Mercato lo si può raggiungere a piedi, in circa 15 minuti.
Tra le strade del centro storico di Cracovia non ho citato Szpitalna. E’ una parallela di Florianska che arriva nel Maly Rynek, una graziosa piazzetta dietro la Basilica di Santa Maria. Il motivo per cui vale la pena di percorrere questa strada è la presenza del teatro dell’opera, intitolato al poeta Juliusz Słowacki. Come potete notare dalla foto, il Teatro Słowacki è una magnifica costruzione ispirata all’Opera di Parigi.

La seconda piazza del centro, dopo la Rynek Glowny, è la Plac Szczepanski. E’ una piazza carina, in cui si fanno notare una fontana con giochi d’acqua e l’elegante facciata del vecchio Teatro Nazionale.
Infine tra le chiese di interesse turistico ne manca all’appello una: la chiesa di Sant’Anna. Situata nell’omonima via, a pochi passi dalla Piazza del Mercato, costituisce un ottimo esempio di architettura barocca.
Dove mangiare
A Cracovia si mangia bene e si spende mediamente poco. Le specialità non sono diverse da quelle delle altre città polacche. La zuppa di funghi servita nel pane può essere un ottimo inizio. Altra zuppa tipica è lo zurek, i cui ingredienti principali sono salsiccia, patate e uovo. Il piatto nazionale sono i pierogi, ravioli dalla pasta grossa e con ampia scelta di ripieni. Un’altra specialità è il bigos, specialità a base di carne mista, verza, crauti e altri ingredienti che variano in base allo chef. A Cracovia gli amanti dell’anatra vanno a nozze, ma direi che tutti i carnivori possono stare tranquilli. Lo stesso si può dire per i golosi di dolci: è difficile trovare un dessert di basso livello. Per chiudere il pasto in bellezza, concedetevi il tipico liquorino alla ciliegia. Di seguito, i locali che ho provato, con indirizzo e breve descrizione.
Pod Wawelem (Sw. Gertrudy 26)
Ristorante in stile pub, molto frequentato e chiassoso, con possibilità di musica dal vivo. E’ vicino al castello. La sala che si affaccia sulla strada ha la particolare forma di un tram. Non aspettatevi una cucina stellata: la qualità è media. In compenso, le porzioni sono super abbondanti e i prezzi bassi.
Pod Baranem (Sw. Gertrudy 21)
Ristorante più elegante e raffinato del vicinissimo Pod Wawelem. Il livello è più alto, così come i prezzi, adeguati però alla qualità e non proibitivi. Decisamente consigliato.
Morskie Oko (Plac Szczepanski 8)
Questo ristorante può essere considerato turistico ma non in senso negativo. E’ turistico per i servizi che offre: menù ampio – anche in italiano – musica dal vivo (la sera, nella sala sotterranea), prezzi abbordabili, arredamento particolare. Considerando anche la buona qualità del cibo e la gentilezza del personale, è il mio ristorante preferito del centro storico di Cracovia. Prende il nome da un lago nei monti Tatra. L’arredamento riprende lo stile delle baite di montagna di quella zona.
Pod Aniolami (Ulica Grodzka 35)
Il locale, diviso in sale disposte su più livelli e dotato di un grazioso patio, merita una visita. Arredato con utensili e attrezzi da cantina, è perfetto per una cena d’atmosfera. Menù vario, qualità indiscutibile, prezzi un po’ sopra la media di Cracovia ma discreti per gli standard italiani. A meno che non vi lasciate tentare da vini e menù di degustazione.
Piwnica Pod Kominkiem (Ulica Bracka 13)
L’inizio non è stato dei più incoraggianti. All’ingresso non c’era nessuno e ho dovuto scendere una scala, con la sensazione di essermi intrufolato in un palazzo. Poi però mi sono ritrovato in una sala sotterranea ben arredata e con muri in pietra e mattoni. Molti locali del centro storico di Cracovia si sviluppano nel sottosuolo e hanno queste caratteristiche architettoniche. Questo mi è sembrato particolarmente tranquillo e poco turistico, forse proprio perchè è un po’ nascosto. La mia esperienza è stata soddisfacente sotto tutti i punti di vista.
Miód i Wino (Ulica Sławkowska 32)
Locale moderno, arredato in stile medievale con qualche forzatura. Alcuni piatti vengono presentati in modo originale dai camerieri. La qualità è discreta e i prezzi sono più che onesti. Ottima la torta di mele. Altre note positive sono la gentilezza del personale e la poca rigidità negli orari. In molti ristoranti se ci si presenta dopo le venti, è facile essere respinti. Qui è possibile trovare un tavolo anche a un orario più tardo. Male che vada, sappiate che il ristorante confina con un locale specializzato nei pierogi, aperto 24 ore su 24.
Milkbar Tomasza (Sw. Tomasza 24)
Vecchia latteria in pieno centro. Il locale è carino ed economico. Si ordina al banco. Oltre ai piatti da pranzo e cena, hanno una buona offerta per le colazioni. Qui troverete pancakes, uova cucinate in tutti i modi e anche l’Irish breakfast.
Cafe Camelot (Sw. Tomasza 17)
Altro locale nel cuore del centro storico di Cracovia, in cui si può fare colazione. Preparano anche piatti caldi, ma lo consiglio per una pausa dolce. Le torte sono molto invitanti. E’ possibile mangiare in tavoli all’aperto, ma la saletta vicino alla cassa è da vedere.
Karmello Chocolatier (Plac Wszystkich Swietych 11)
In uno slargo all’angolo con Grodzka, troverete questa cioccolateria rinomata in tutta la Polonia. L’ho vista anche a Varsavia. Hanno diversi dolci consumabili sul posto ma è il cioccolato a farla da padrone. Le pralines sono così sfiziose che verrebbe voglia di provarle tutte. Vendono coloratissime confezioni già pronte, ideali per regali. Per esperienza personale, posso dire che con i cioccolatini di Karmello andate a colpo sicuro: sono sia belli da vedere che buoni.
Wodka Cafe Bar (Ulica Mikolajska 5)
Il decimo e ultimo locale che consiglio non è pensato per i mangiatori. Lo considero imperdibile per chiunque non sia astemio. E’ il regno della vodka. I gusti sono tantissimi, alcuni inimmaginabili. Potete provarne diversi, visto che i bicchieri sono molto piccoli. Una nota di merito va ai ragazzi che ci lavorano, simpatici e disponibili a dare spiegazioni e consigli.
Dove dormire
Hotel Polski Pod Bialym Orlem (Ulica Pijarska 8-6)
Conosco bene questo hotel, avendoci soggiornato due volte. Gode di una buona posizione: l’ingresso è davanti al mercato dei quadri, a due passi dalla Porta di San Floriano e dal Barbacane. E’ un hotel storico, arredato all’antica ma ben ristrutturato. Mi hanno soddisfatto sia la colazione che i servizi. E’ possibile acquistare anche escursioni e la navetta da e per l’aeroporto. Devo però dire che, successivamente alla mia seconda visita, i prezzi del Polski sono aumentati molto. Immagino che il rincaro sia collegato al conseguimento della quarta stella.
Hotel Rezydent (Ulica Grodzka 9)
Hotel 3 stelle, nel cuore del centro storico di Cracovia. La strada è tanto bella quanto chiassosa. Non resta che sperare di avere la finestra dalla parte giusta. Le stanze sono molto belle, ma non sono tutte servite dall’ascensore. Non mancano dunque i possibili inconvenienti in questo hotel dal buon rapporto prezzo-qualità.
In conclusione, se avete un ampio budget, consiglio il Polski. Se il budget è medio, il Rezydent è una buona soluzione. Se volete spendere poco, potreste fare qualche affare con gli appartamenti o con strutture più periferiche. Fuori dall’anello ce n’è per tutti i gusti: dagli hotel moderni e costosi a quelli più a buon mercato. Vicino alla stazione ci sono diverse opzioni. Da non scartare il quartiere ebraico, zona vivace e ricca di locali notturni.
Informazioni utili
- La moneta polacca è lo Zloty, il cui simbolo è PLN. I centesimi sono detti Grozny. Un euro vale circa 4,27 PLN. La carta di credito è accettata quasi ovunque. Il centro storico di Cracovia è pieno di uffici di cambio, ma molti sono disonesti. Un giochetto che fanno è quello di dichiarare il cambio 1€ = 4,25 PLN e poi vi fanno il cambio a 4,025. Si sentono liberi di aggiungere uno zero. Fortunatamente esiste almeno un ufficio onesto, aperto 24 ore su 24, non lontano dal centro. Si trova nella strada Worcella, all’angolo con Pawia, dalle parti del Barbacane, a pochi passi dalla stazione dei treni e dal centro commerciale Galeria Krakowka.
- Il centro storico di Cracovia è fatto a misura di pedone. Molte strade sono pedonali e le distanze sono accessibili per tutti. Lo stesso quartiere ebraico è raggiungibile senza difficoltà. I mezzi pubblici funzionano bene. Li ho sperimentati in alcune situazioni. In caso di necessità, sappiate che i taxi sono abbastanza economici. Infine è possibile fare dei tour in carrozza e a bordo di macchine elettriche. Cracovia può vantare un’ampia offerta di servizi turistici ed è ricca di agenzie che vendono escursioni.
In conclusione, se non conoscete Cracovia e siete arrivati fin qua, avrete capito che è una città a forte vocazione turistica, in cui nessuno corre il rischio di annoiarsi. Spero che le informazioni e le curiosità presenti in questo articolo vi siano state utili. Se avete dubbi su ciò che ho scritto o su temi non toccati, potete lasciarmi un commento. Vi invito anche a mettere il “mi piace” alla mia pagina facebook e a seguirmi su instagram e twitter. Cracovia vi aspetta, non ho dubbi che vi piacerà.
Complimenti, Marco per il blog, è organizzato veramente bene.
Molto interessante l’articolo su Cracovia, descritta in modo preciso ed esauriente.
Grazie Paolo! Mi sentivo quasi in dovere di rendere giustizia a una città che conosco bene e che ho amato tanto.