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Home  >  Italia • Lombardia  >  I laghi di Mantova: tra cigni e fiori di loto
ItaliaLombardia

I laghi di Mantova: tra cigni e fiori di loto

Marco Tardiola Posted onFebbraio 12, 2020Marzo 28, 2021 2 Comments 2247 Visualizzazioni
Fior di loto nei laghi di Mantova

Mantova è una città di rara bellezza. La sua eleganza e i suoi monumenti, eredità di un passato glorioso, la rendono una meta imperdibile per qualunque appassionato di arte e cultura. In più, è in grado di accontentare gli amanti della buona tavola e della natura. In questo articolo focalizzerò le mie attenzioni sull’ultimo punto. Nel fare ciò, vi darò tante informazioni sui laghi di Mantova, un patrimonio naturalistico, e anche storico, che è sfuggito a tanti turisti. Non vorrete mica farvi scappare la fioritura del fior di loto? A questi livelli, è uno spettacolo unico in Europa. E questa è soltanto una delle meraviglie che vedrete durante la navigazione sui laghi di Mantova. Vi invito allora a venire insieme a me alla scoperta del Lago Superiore, del Lago di Mezzo e del Lago Inferiore.

L'articolo contiene:

  • Da isola a penisola
  • Il Lago Superiore
    • Le origini del fior di loto a Mantova
    • La leggenda
    • La navigazione
  • Il Lago di Mezzo e il Lago Inferiore
  • La fauna
  • Quando navigare sui laghi di Mantova
  • A chi rivolgersi
  • Tempi e costi
  • Le imbarcazioni

Da isola a penisola

Fin dai tempi dell’età del bronzo, a Mantova esisteva un lago naturale. L’assetto di oggi è opera dell’ingegnere bergamasco Alberto Pitentino, al quale, verso la fine del dodicesimo secolo, fu affidato il compito di regolare le acque del fiume Mincio intorno a Mantova. Il risultato dei suoi interventi fu un capolavoro di ingegneria idraulica che garantì la sicurezza della città, trasformandola in un’isola circondata da quattro laghi alimentati dal Mincio: i tre già citati più il Paiolo. Quest’ultimo lago, tendente a impaludarsi, da tempo non esiste più. Fu prosciugato verso la metà del settecento, ma bonificato soltanto agli inizi del novecento, per motivi di salubrità e per favorire l’espansione della città. Da allora, Mantova ha assunto l’attuale conformazione di penisola.

Il Lago Superiore

Le origini del fior di loto a Mantova

Il fior di loto non è esattamente il tipo di pianta che ci si aspetta di trovare a Mantova. La sua introduzione, risalente al 1921, deriva dall’intuizione di Anna Maria Pellegreffi. Fu questa giovane laureata in Scienze Naturali presso l’Università di Parma, a trapiantare i rizomi nel Lago Superiore, dopo averli ricevuti da alcuni missionari italiani in Cina. L’idea di ricavarne una farina utile a scopo alimentare naufragò; in compenso, la pianta, della specie Nelumbo Nucifera, proliferò fino a colonizzare il lago. Non è però oro tutto ciò che luccica. Se da un lato, il fior di loto ha un grande fascino e ha portato un angolo di oriente nel mantovano; dall’altro è una pianta infestante, la cui presenza massiccia richiede un grande lavoro per salvaguardare l’ecosistema.

Distesa di fiori di loto sul Lago Superiore
Fiori di loto nel Lago Superiore

La leggenda

Sulle origini del fiore di loto a Mantova esiste anche una tragica leggenda, pensata su misura per i più romantici. Questa versione riconduce l’avvento dei fiori di loto a una storia d’amore. In seguito alla morte di una ragazza orientale, dovuta alla caduta nel lago in cui si stava specchiando, il suo amato gettò i semi in acqua, affinchè la fioritura della pianta ricordasse ogni anno la giovane donna. Successivamente, l’uomo, provato dal dolore, decise di gettarsi nello stesso lago, mettendo fine alla propria esistenza.

La navigazione

Come facilmente intuibile dal nome, dei tre laghi di Mantova, il Lago Superiore è quello più esteso. E’ qui che ogni estate va in scena lo spettacolo della fioritura dei fiori di loto. Proverete l’emozione di vedere da vicino distese infinite, seconde solo a quelle del Giappone. La diffusione di questa pianta acquatica, di molto superiore a quanto avevo immaginato, mi ha letteralmente impressionato. Non mi aspettavo neanche che le foglie e i fiori fossero così al di sopra del livello dell’acqua. Mentre la guida ci raccontava curiosità sul fior di loto, tra cui la commestibilità di ogni sua parte, non ho potuto fare altro che scattare foto all’impazzata.

Fioritura dei fiori di loto nei laghi di Mantova

Una delle cose che ho notato è la diversa colorazione dei fiori, tra il rosa, il giallo e il bianco. Tuttavia, avendo un ciclo di vita pari a circa quattro giorni, la loro quantità era minore rispetto a quella delle foglie. Nel lago ho visto anche parecchi cigni, castagne d’acqua e numerose alghe, popolate da libellule.

Cigno sul Lago Superiore di Mantova

Un altro bel momento è arrivato quando abbiamo avvistato una garzaia, ovvero un giacimento di piante secche la cui decomposizione ha creato un terriccio calpestabile solo dagli uccelli. E’ il regno degli aironi, i quali approfittano di queste oasi, inaccessibili all’uomo, per nidificare.

Garzaia sui laghi di Mantova
Una garzaia

Il Lago di Mezzo e il Lago Inferiore

Lo stesso giorno ho avuto la fortuna di navigare anche sugli altri laghi di Mantova. La crociera sul Lago di Mezzo, il più piccolo nonchè il più profondo, e sul Lago Inferiore è più interessante dal punto di vista storico, sebbene la natura non sia affatto da sottovalutare. Questa è anche la crociera che offre le viste migliori sulla città. Dal battello è infatti possibile scorgere il profilo architettonico del centro storico, nel quale alcune costruzioni sono riconoscibili. Mi vengono in mente il Castello di San Giorgio e la cupola della Basilica di Sant’Andrea.

Vista su Mantova dai laghi del Mincio
Vista su Mantova

Diversamente dalla prima crociera, partita dal Pontile C, nei pressi del Ponte dei Mulini, che segna il confine tra Lago Superiore e Lago di Mezzo, questa è partita dal porticciolo del Lago Inferiore, vicino al Ponte San Giorgio. Inizialmente siamo tornati indietro verso il Lago di Mezzo, dove abbiamo percorso un piccolo tratto, interessante soprattutto dal punto di vista panoramico; poi ci siamo nuovamente diretti al Lago Inferiore. Nella prima parte della navigazione, il paesaggio mi è sembrato abbastanza antropizzato. Le cose cambiano dopo il superamento della Diga Masetti. Da questo punto, l’ambiente diventa sempre più selvaggio, man mano che ci si addentra in quella zona umida che è la Riserva Naturale Vallazza. Sulle rive del Mincio noterete una vegetazione, lussureggiante anche in piena estate, nella quale spiccano i salici, i pioppi e i canneti.

Vegetazione nel Lago Inferiore a Mantova

Prima di andare avanti, ci tengo a precisare che il fior di loto è presente anche nel Lago Inferiore, dove è però confinato in un’area ristretta. Un’altra pianta acquatica che ho visto in questo lago è la ninfea.

Fiori di loto nel Lago Inferiore
Fiori di loto nel Lago Inferiore

Oltrepassata la Paratoia di Valdaro, opera utile a scopo protettivo, il corso del Mincio si restringe. Qui abbiamo fatto inversione di marcia per tornare indietro. Nelle vicinanze, la guida ci ha indicato il porticciolo di Andes. Da queste parti è nato l’illustre poeta Virgilio.

La fauna

Nelle righe precedenti vi ho raccontato qualcosa della flora. Non volendo appesantire il discorso con lunghi elenchi e termini botanici, mi limito ad aggiungere di aver omesso tante specie vegetali. Più che un articolo, l’argomento meriterebbe un libro. Passando all’avifauna, ho avuto già occasione di citare i cigni e gli aironi. Di questi ultimi ci sono diverse varietà, tra cui gli aironi cinerini. Tra i 164 volatili censiti, voglio anche menzionare: le garzette bianche, i picchi, i cormorani, il falco di palude, le gallinelle d’acqua e il martin pescatore. Con le loro segnalazioni, le guide favoriscono gli avvistamenti.
Infine nei laghi di Mantova è possibile praticare la pesca sportiva, sebbene essa sia fortemente regolamentata. In queste acque vivono tutti i pesci di acqua dolce, a eccezione della trota. L’abitante meno gradito è il pesce siluro, predatore che sta minacciando tanti esemplari della fauna subacquea.

Quando navigare sui laghi di Mantova

La crociera nel Lago di Mezzo e nel Lago Inferiore può essere fatta in qualunque periodo dell’anno. Lo stesso discorso non vale per quella nel Lago Superiore. La scelta è in questo caso obbligata, poichè la fioritura dei fiori dei loto avviene nei mesi di luglio e agosto. La prima parte di settembre potrebbe fare ancora al caso vostro, ma non posso dare garanzie in tal senso. La stagione è purtroppo la nota dolente. In piena estate, a Mantova non sono da escludere temperature vicine ai 40 gradi. Io sono contento di aver vissuto questa esperienza, pur ammettendo che è stata dura. Non ho avuto tanto caldo durante la navigazione; più che altro, è stato pesante camminare nelle strade. Capitolo zanzare: in tarda mattinata e nel primo pomeriggio erano assenti. Se navigate al tramonto, portatevi un deterrente, onde evitare il massacro.

A chi rivolgersi

Mi sono rivolto a Motonavi Andes Negrini e sono rimasto soddisfatto. Tenete conto che se vi presentate a Mantova privi di una prenotazione, rischiate di tornare a casa a mani vuote. Le crociere nei laghi di Mantova vengono organizzate in base alle richieste. Prima della mia visita, nel loro sito, ho visto che in quella data era prevista soltanto la crociera nel Lago Superiore. Così l’ho prenotata al telefono. Alla mia richiesta se era possibile navigare sugli altri laghi, hanno risposto che al momento non lo sapevano. Appena arrivato a Mantova, ho consultato nuovamente il loro sito ed eccola qui la sorpresa: proprio in quel giorno, in orario diverso, avevano organizzato anche una crociera nel Lago di Mezzo e nel Lago Inferiore. Nei giorni precedenti avevano ricevuto la prenotazione di un gruppo e io, felice del colpo di fortuna, ne ho approfittato.

Tempi e costi

Per le due crociere ho speso, in totale, poco meno di 20€. Quella del fior di loto è durata un’ora e un quarto, l’altra un’ora e mezza. Va detto però che esistono altre escursioni con durata e prezzi diversi. Ci sono, ad esempio, quelle che arrivano al Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie, a Grazie, frazione di Curtatone, a circa 10 km da Mantova. Dietro la chiesa, peraltro, partono i battelli di un’altra compagnia di navigazione di cui ho sentito parlar bene: i Barcaioli del Mincio. Esistono dunque diverse opzioni per navigare sui laghi di Mantova.

Le imbarcazioni

Sul Lago Superiore abbiamo navigato a bordo della piccola motonave Edron. Tutti i posti a poppa e prua sono all’aperto, mentre al centro c’è una sala passeggeri chiusa e climatizzata. Molto più grande, con i suoi 260 passeggeri trasportabili, è la Sebastiano N: la motonave che abbiamo utilizzato per navigare sugli altri due laghi di Mantova. Ci siamo tutti posizionati al piano alto, dove molti posti a sedere sono coperti da una tettoia. Entrambe le imbarcazioni sono dotate di servizi igienici. La seconda dispone anche di un bar, nel piano basso.

Battello della crociera sul Lago Superiore
La motonave Edron

Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio. Nella speranza di avervi dato informazioni utili per pianificare una splendida giornata a Mantova, vi saluto, ricordandovi che potete tenervi aggiornati sui miei prossimi post, iscrivendovi alla mia pagina facebook. Mi trovate anche su instagram e twitter. Alla prossima!

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Qualcosa sull'autore

Marco Tardiola

Travel blogger cagliaritano, amante del viaggio a 360 gradi. Il mio nickname "malatodiviaggi" mi descrive bene. Sono interessato a qualsiasi posto. Ritengo che ci sia qualcosa da imparare ovunque.

2 Comments

  1. Istantanee di Viaggio Replica
    Febbraio 23, 2020 at 7:23 pm

    Questa cosa mi incuriosisce un sacco, per di più ce l’ho a due passi da casa, penso proprio che la metterò in programmazione, grazie per le info!!!

    • Marco Tardiola Replica
      Marzo 3, 2020 at 12:24 am

      Mi fa piacere che abbia messo in lista questa escursione. Se contatti le compagnie che offrono il servizio, non dovresti avere difficoltà. La vicinanza tra la tua città e Mantova ti sarà d’aiuto. Grazie per la visita.

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